mercoledì 7 marzo 2007

Nel numero Giugno-Dicembre

Hanno contribuito a questo numero: Università degli Studi di Napoli Federico II, Polo della Scienze Umane e Sociali (Federico II), Assessorato Pari Opportunità e Consigliera di Parità della Provincia di Napoli, Istituto Banco di Napoli - Fondazione, BNL. Direttore responsabile: Donatella Trotta Comitato scientifico: Caterina Arcidiacono, Susan Bassnett, Remo Bodei, Marinella Miano Borruso, Rosi Braidotti, Adele Nunziante Cesaro, Mariella Ciambelli, Françoise Collin, Serena Dinelli, Adelina Sanchez Espinosa, Vita Fortunati, Giuseppe Ferraro, Antonia Fiorino, Dino Giovannini, Inderpal Grewal, Laura Guidi, Annamaria Lamarra, Gabriela Macedo, Simona Marino, Lea Melandri, Marco Meriggi, Claudia Montepaone, Mariella Muscariello, Maura Palazzi, Pauline Schmitt-Pantel, Ambra Pirri, Elisabeth Russell, Federico Sanguineti,Wassyla Tamzali, Adriana Valerio, Paolo Valerio. Comitato di redazione: Laura Guidi, Annamaria Lamarra, Simona Marino Il comitato scientifico ha sede presso il Dipartimento di Scienze relazionali dell’Università degli Studi di Napoli, Federico II, Facoltà di Lettere e Filosofia, Via Porta di Massa 1, 80133 Napoli. Sommario Editoriale Il tema: Le donne e la guerra Annamaria Lamarra, Vivere e scrivere la guerra Patrizia Caraffi, Christine de Pizan. Scritti brevi sulla guerra Materiali Giuseppe Ferraro, Tempo di guerra in stato di pace Francesca Marone, Joyce Lussu: una rigorosa passione Laura Guidi, Piccoli progetti utili. Una riservista in missione di pace in Afghanistan Interventi Laura Guidi (Guerra totale, di Gabriella Gribaudi) Annamaria Lamarra (La ragazza del secolo scorso, di Rossana Rossanda) Marco Meriggi (L’onore della nazione, di Alberto Mario Banti) Simona Marino (Tiergartenstrasse 4, di Pietro Floridia) Adele Nunziante Cesaro (Sharon e mia suocera, di Suad Amiry) Floriana Briganti (I miei giorni a Bagdad, di Lilli Gruber) Id. (L’altro Islam, un viaggio nel territorio degli Sciiti, di Lilli Gruber) Giovanna Callegari (La Sposa Siriana, di Eran Riklis) L’evidenziatore Federico Sanguineti, Il conto, per favore Femminismi postcoloniali e transnazionali Wassyla Tamzali, Le donne algerine nella guerra di liberazione Laboratorio di ricerca interdisciplinare Claudia Montepaone, Una ricerca interdisciplinare Maria Letizia Pelosi, Antigone Genere e formazione Angela Russo, Genere e didattica curricolare News Laura Guidi, Il Dottorato in Studi di Genere Manuela Scaramuzzino, Webgrafia Editoriale In una sera del 1618, una grande dame della nobiltà francese prende la matita e traccia sulla pagina il progetto di quello che sarà il nuovo Hotel de Rambouillet. All’interno delle sue mura, il palazzo di Caterine de Vivonne, marchesa di Rambouillet, accoglierà uno dei salotti letterari e mondani più celebri dell’epoca; tra le tante stanze, una più di altre esprime la personalità della padrona di casa: la sua camera da letto, voluta in azzurro e non nel consueto colore rosso o cuoio. È qui che riceve le amiche: donne come Madame de la Fayette, Mademoiselle de Scudery, Madame de Sévigné. Diventeranno per tutti “le preziose”, protagoniste della vita politica e culturale, e in primis di un mutamento che vede affermarsi una nuova soggettività femminile. Nella tranquillità della camera di Caterina, che è spesso malata e dal letto si intrattiene con le amiche, la conversazione si fa profonda e personale, lasciando emergere una visione condivisa della loro realtà di donne, in grado di modificare l’idea che ciascuna ha di se stessa. Quando ancora si bruciavano le streghe, questo gruppo di dame nell’intimità della rouelle – come viene chiamato lo spazio tra il letto e la parete – mette in discussione ciò che oggi chiamiamo l’universalismo identificato nel maschile e il maschile come auto-proiezione di uno pseudo-universale. Sono loro a riconoscere tra le prime la differenza tra l’immagine storica della donna e l’esperienza della donna reale, tra le prime a sostenere che le donne devono poter diventare qualcosa d’altro dall’essere “mogli dei loro mariti, madri dei loro figli, padrone della loro casa”. Insieme costruiscono un modello di autonomia intellettuale, capace di dare nuova dignità alla donna del XVII secolo, che il loro tempo non potrà non riconoscere. Abbiamo voluto chiamare la nostra rivista La camera blu per sottolineare il significato di una genealogia al femminile a cui la ricerca di genere aggiunge sempre nuovi capitoli che raccontano una storia dalle radici profonde, attraverso le quali rileggiamo la nostra esperienza e i nostri percorsi. La camera blu nasce da un’attività di ricerca e di didattica in cui siamo impegnate da anni; la proponiamo come spazio di rilettura dei discorsi che hanno significato l’esperienza, il vissuto culturale e sociale delle donne in un’ottica non separatista, focalizzata sulle relazioni tra i sessi, tra saperi e mentalità, fra tracciati culturali e forme istituzionali. La decisione di dedicare il primo numero ad una tematica controversa rispetto all’esperienza e alla scrittura delle donne, nasce dalle questioni di questo difficile inizio secolo e insieme dalla consapevolezza dell’impatto diverso che eventi traumatici come guerra e rivoluzioni hanno sugli uomini e sulle donne. Ancora una volta, la categoria del genere permette una comprensione più autentica della Storia e delle Storie, in contrasto con un’analisi storiografica tuttora riduttiva per quanto attiene alla condizione femminile. La rivista propone un approfondimento del tema monografico nella sezione Materiali, mentre recensioni di libri, mostre ed eventi culturali, dedicati ad argomenti diversi, fanno parte della rubrica Interventi. Femminismi postcoloniali e transnazionali presenta brevi saggi in traduzione sulla condizione delle donne nei paesi postcoloniali accompagnati da una riflessione critica, maturata negli ultimi anni in un serrato confronto tra i femminismi occidentali e le narrazioni delle donne del Sud del mondo. L’evidenziatore costituisce invece una breve e incisiva segnalazione di un aspetto relativo all’attualità connesso al tema. Nella sezione denominata Laboratorio didattico rientrano esperienze innovative dal punto di vista didattico e interdisciplinare come il seminario Antigone, riprese nelle pagine dedicate all’ambito scolastico in Genere e Formazione, osservatorio sull’inserimento della prospettiva di genere nell’istruzione scolastica e formativa. Conclude la rivista la rubrica News che intende fornire un calendario di eventi significativi in relazione agli studi di genere, nonché una banca dati dei siti di interesse in progressivo aggiornamento.